venerdì 3 luglio 2015

Villa Romana di Valdonega a Verona.

La Villa Romana venne scoperta per caso nel quartiere di Valdonega a Verona nel 1957 durante gli scavi per costruire un condominio e successivamente portata completamente alla luce dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto.
Costruita nel I sec. d.C. in un'area collinare suburbana, l'edificio conserva ancora tre ambienti affacciati sul portico probabilmente aperto su un cortile o giardino e si ipotizza che l'edificio fosse articolato su più piani e a livelli diversi, secondo il pendio del terreno. 


L'ambiente principale è costituito da una sala rettangolare con colonne su tre lati e porta affiancata da due finestre sul quarto lato. La copertura della stanza era a volta nella parte centrale, mentre lo spazio tra le colonne e i muri perimetrali era a copertura piana. 
La sala presentava pavimento a mosaico e pareti affrescate, ed è stato interpretato come oecus corinzio, una elegante sala da pranzo. 

Alla seconda stanza si accedeva tramite un piccolo vano con pavimentazione parte in cocciopesto e parte in mosaico nero con cornice bianca che presentava un'ampia finestra sul portico esterno, ed era caratterizzato da pavimento a mosaico e pareti affrescate. 
Un lungo e stretto vano, privo di aperture e di rivestimento, affiancava i tre ambienti sul lato occidentale e fungeva forse da intercapedine di isolamento dall'umidità.




Si ipotizza ci fosse un cortile o un giardino con alberi e piante ornamentali.
Una di queste piante è l'Acanto, pianta chiamata così perché all'estremità delle foglie sembra ci sia una spina (dal greco ἄκανϑος (àcanthos) e delle capsule che racchiudono i semi. Le forme del fogliame di questa pianta hanno ispirato sia i greci che i romani per decorare i capitelli delle colonne.
E' una pianta perenne e cresce spontaneamente sulle colline dell'Italia centrale e insulare e viene coltivato in giardino per la bellezza del folto fogliame che per la graziosa e particolare fioritura.




Questa costruzione non è immensa ma singolare il modo con cui è stata scoperta come d'altronde tanti altri edifici scoperti a seguito di scavi a Verona. Una città a più livelli sepolta nei secoli da altre costruzioni.


10 commenti:

  1. Nizza foto, sì, adoro questo museo sono grandi per catturare la bellezza con la fotocamera !!

    Saludos!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Leovi, il posto è interessante e da visitare. Ciao e buon sabato! Cri

      Elimina
  2. Risposte
    1. Thank you very much Ria and Happy summer to you! Cri : )

      Elimina
  3. un saut dans le passer et imaginer autrefois !
    je te souhaite un joli weekend Cri

    RispondiElimina
  4. E comunque è anche bello come hanno ricostruito intorno un'ottima copertura per preservarla!!! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, anche perché sembra così fragile a vederla dal vivo. Grazie Davide e Buona Domenica! : )

      Elimina

Grazie amici per la vostra visita!
Thanks friends for your visit!

Tutte le foto e illustrazioni sono proprietà di Cristina Deboni e come tali sono soggette a Copyright. E pertanto tutto il materiale qui contenuto non è utilizzabile nè in alcun modo riproducibile, in qualsiasi forma e misura senza il consenso scritto dell'autore. Il diritto d'autore in Italia è disciplinato dalla legge 633 del 1941 e successivi. Ogni violazione sarà perseguita nei termini di legge.