sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale a tutti!





I miei più cari auguri
perché possiate avere
gioia, salute e serenità.

Un abbraccio.
Cristina


Chi lo desidera può trovare molte cartoline di auguri nel blog
Cartoline per tutti i gusti.

sabato 3 dicembre 2016

"Rimani" di Gabriele D'Annunzio.



Rimani!

Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.

Ti pentirai di tutto fuorché d'essere venuta a me,
liberamente, fieramente.

Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.

Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna,
non vedo altra gioia.

Rimani.

Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore


Gabriele D'Annunzio



mercoledì 2 novembre 2016

Ma questo amore, amore, non è finito, e così come non ebbe nascita, non ha morte, è come un lungo fiume, cambia solo di terra e labbra.





Amore mio, se muoio e tu non muori.

Amore mio, se muoio e tu non muori,
amore mio, se muori e io non muoio,
non concediamo ulteriore spazio al dolore:
non c’è immensità che valga quanto abbiamo vissuto.
Polvere nel frumento, sabbia tra le sabbie,
il tempo, l’acqua errante, il vento vago,
ci ha trasportato come grano navigante.
Avremmo potuto non incontrarci nel tempo.
Questa prateria in cui ci siamo trovati,
oh piccolo infinito! la rendiamo.
Ma questo amore, amore, non è finito,
e così come non ebbe nascita,
non ha morte, è come un lungo fiume,
cambia solo di terra e labbra.

Pablo Neruda


domenica 23 ottobre 2016

Ciao Ambra.

Dedico questa poesia ad Ambra che ho conosciuto personalmente in un incontro blogger.
Ad Ambra che ora non c'è più, che se ne andata. Ambra che in poco tempo ho apprezzato. 
Ogni tanto il mio pensiero va a te cara Ambra. 


Ambra ed io a Verona


Autunno.

Autunno. Morire, come le foglie
in attesa di tempi migliori.
La vita sa togliere il fiato se gliene dai modo.
Autunno. Esplodere, di colore
e di pensiero.
Il ricordo ferisce ma è da lì che si rinasce.
Autunno. Spogliarsi, come alberi
dell’identità e della consapevolezza.
Il dubbio è alimento primo della coscienza.
Sono d’autunno una donna
ogni volta nuova.
Muoio e puntualmente rinasco.
Smetto di riconoscermi,
mi odio, mi tormento
e lo faccio fino a ritrovarmi.
Metamorfosi, mutamento, trasformazione, evoluzione.
Ho bisogno dell’autunno,
di questo dolce morire,
di questo smettere di sentire,
per ritornare infine e ancora
….ad Essere.

Anna Pianura


domenica 16 ottobre 2016

lunedì 10 ottobre 2016

Il mondo sta cambiando e questo esodo è inesorabile, dobbiamo metterci il cuore in pace e imparare a conviverci.


 


 

In risposta ai tanti commenti contro i profughi che rovistano nell'immondizia del mio paese.

Non credo che sia la cosa più grave vederli rovistare nei bidoni dell'immondizia, non credo che a loro piaccia farlo. Quando vedete queste persone pensate che sono lontani dai loro cari, molti probabilmente hanno visto morire genitori, sorelle e fratelli, forse sono stati torturati, hanno perso la loro casa, la loro sicurezza e non hanno visto altra scelta che scappare, forse spinti anche dai pochi parenti, ormai anziani, rimasti nel paese in guerra.

Non necessariamente sono degli ignoranti e magari molti hanno anche delle professionalità. Invece mi chiedo, visto che le cooperative prendono i soldi, come mai questi sono costretti a cercarsi i vestiti e altri oggetti in giro, come mai chiedono del cibo. 

Ho guardato negli occhi di alcuni di questi e ho visto la disperazione. 

Non dovrebbero mangiare alla mensa della cooperativa? Chi è peggio? Chi prende i soldi per arricchirsi o chi cerca di barcamenarsi in qualche maniera? Ho visto anche italiani e anziani cercare nell'immondizia ma in quel caso sembra si sopporti.

 


 

Mi fanno pena tutti e anche se la vita non è facile per nessuno in questi ultimi anni, sento di essere fortunata ad avere qualcuno a cui raccontare le mie cose, a cui appoggiarmi ogni tanto e viceversa, ad avere una casa dove dormire e scaldarmi.

Non sono questi ragazzi i nostri nemici ma chi ci instilla paura, odio e avversione. Vivo in questo paese e ad oggi nessun profugo mi ha disturbato, importunato, ovviamente ogni tanto chiedono soldi. A volte si dovrebbe avere una veduta più ampia, purtroppo le continue guerre portano a questo e nessun governo fa niente perché smettano di fare la guerra nei loro paesi.

Questi ragazzi sono dei poveracci, senza niente e senza affetti. Ridicolo ricordare che hanno il cellulare, che abbiano almeno quello per comunicare con chi è rimasto nei loro paese e altri amici.

Voi scambiereste la vostra vita e la vostra famiglia per un cellulare? Io no! Il problema non è facile da risolvere, devono essere le istituzioni che dovranno predisporre situazioni perché non si creino situazioni di conflitto.

Il mondo sta cambiando, tutto si trasforma e questo esodo è inesorabile e dobbiamo metterci il cuore in pace e imparare a conviverci. Chi lo fa prima, vive meglio. 

Cristina 

 

Tutte le foto sono state prese dal Web. Chi fosse contrario alla loro pubblicazione o voglia che scriva il suo nome sotto la foto lo chieda tramite un commento qui sotto. Grazie per la concessione.

domenica 2 ottobre 2016

L’anziano va amato.






L’anziano va amato perché passa un periodo 
che solo l’amore dei suoi cari dà ancora senso alla sua vita.

L’anziano non và criticato in continuazione, 
perché dopo una vita spesa per gli altri, per la sua famiglia in particolare,
ha il diritto di difendere le sue idee, il suo modo di vedere le cose.

L’anziano và preso in considerazione sempre, 
perché ha tanta esperienza accumulata che può ancora essere utile, 
i giovani trarne vantaggi e facilitazioni nel svolgere le proprie mansioni.

L’anziano non si aspetta tanto, ma un sorriso, una buona parola, 
una carezza costa niente e lo fa sentire più accettato e sereno.

Spazzare via la paura dell’anziano è un dovere: paura di ammalarsi, 
paura di non essere più autosufficiente, paura che la società lo respinga, 
visto che non è più attivo e coinvolto.

L’anziano è fonte di tante cose, parlate con lui e scoprite un mondo, 
il vostro passato, che sarebbe un peccato non avere mai conosciuto.

L’anziano è il più grande e prezioso monumento che la vita ci dà 
e non si può mai cancellare perché l’anziano vive nelle future generazioni.


Edith Bauer




mercoledì 21 settembre 2016

Un caldo pomeriggio d'estate, un ricordo, seppur vicino. Diga del Chievo. Verona.





Un donna con la sua bambina,
uomini a passeggio sulla strada e
papaveri a decorare quella bella giornata d'estate.

Diga al Chievo, Verona.


giovedì 30 giugno 2016

Un caro saluto a un Grande Amico.






Anche se sei lontano,
e non ti posso più vedere
con gli occhi, ti vedrò
ogni giorno con il Cuore.

Ciao Caro
Amico Mio!

Mi mancherai,
mancherai a tutti noi!





mercoledì 8 giugno 2016

La Gelosia. Verona. "Il Bacio" e il "Il consiglio alla vendetta" di Francesco Hayez.

Fusione tra arte antica e arte moderna.
Personaggi delle opere di grandi artisti del lontano passato sono integrati nella quotidianità di Verona senza alterarne le caratteristiche ma adeguando le immagini della città ai personaggi estrapolati dai quadri. 

In questo post ho ripreso la bella immagine di due innamorati del dipinto del "Il Bacio" di Francesco Hayez realizzato nel 1859 e in primo piano, sempre di Francesco Hayez, "Il consiglio alla vendetta" del 1851 e li ho inseriti nella quotidianità della città di Verona e più precisamente presso una trattoria vicino al Duomo di Verona.




 



 



giovedì 2 giugno 2016

Buona Festa della Repubblica, 2 giugno 2016.





Ora la nostra bella Italia la vedo come l'immagine qui sopra
e spero che torni il sereno
e una maggior stabilità per tutti quanti,
soprattutto per il Popolo Sovrano!

Buona Festa a tutti!

Cristina 






giovedì 19 maggio 2016

Il paesaggio e la natura interpretata da Paolo Lodi.

Paolo Lodi aderisce al naturalismo schietto ritraendo fedelmente il paesaggio in tutta la sua bellezza e colori vivaci.
Amante delle stagioni autunnali e invernali coglie l'atmosfera di quiete della natura coperta dalla neve.


giovedì 12 maggio 2016

Nuova pista ciclabile a nord di Avesa. Verona.


E' stata realizzata una breve pista ciclabile e percorso della salute a nord di Avesa a Verona, con strutture e cartelli che indicano gli esercizi da fare, tavoli in legno per fare picnic e panchine.
Questa pista ciclabile corre all'interno, in una zona verde e parallela, alla stretta via principale di Avesa.
Fa parte di un progetto di piste ciclabili a tutela dei ciclisti che permette di collegare il centro storico di Verona con i quartieri limitrofi.
Per raggiungere il quartiere Ippolito Pindemonte e Avesa si prende la ciclabile che parte da Via Cesiolo per proseguire in Via Santini e con un'altra pista ciclabile, immersa nel verde, che collega sia con le Piscine Comunali ed Avesa per poi proseguire a nord del paese.


Entrata della pista ciclabile

domenica 8 maggio 2016

Una mamma scrive a sua figlia appena nata. Buona Festa della Mamma!




Figlia mia!

Ti ho davanti a me appena nata,
un piccolo corpicino roseo, tutta bagnata!

I piedini minuti quasi senza misura,
gli occhi chiusi, di che cosa hai paura?

La bocca piccola come una rosa;
si apre e si chiude, sembra che aspetti qualche cosa!

Ti sfioro con un dito, la mia prima carezza,
è finita la lunga e tormentata attesa.

Sei figlia mia, sei unica, vali più dell'oro!
Ti voglio custodire come un gran tesoro!

Edith

Tratto dal blog di Le rubriche di Edith. 
 Poesie sulla vita e sull'amore. Opinioni e commenti di attualità.

sabato 7 maggio 2016

Buona Festa della Mamma donatrice di vita e luce. Papaveri luminosi.




Una sera, una bambina dai lunghi capelli biondi chiese alla mamma di poter correre nel campo di papaveri perché aveva visto da lontano le lucciole.

Corse in mezzo agli alti papaveri ma scoprì con grande stupore che non erano lucciole ma ad ogni papavero che si doveva ancora aprire, si accendeva per un istante una piccola luce, come una vita che deve nascere.

Il cielo divenne buio ma la bambina non si spaventò perché le lucette dei papaveri illuminavano tutto il campo creando allegria e felicità.

Nessuno è solo finche ci sarà vita, e come sempre la vita si rinnoverà.




Buona Festa della Mamma donatrice di vita e luce.

Cristina : ) 



mercoledì 4 maggio 2016

Un tripudio di fiori, inno alla vita e alla felicità!





Una stupenda composizione di fiori,
quasi un tributo alla bellezza e alla vita.

Auguro a tutti una bellissima giornata
piena di colori e luce!

Ciao Cri : )


domenica 1 maggio 2016

L'istante.

L'istante (1979) - Acrilico su carta - 70 x 100


Dall'alto osservo il mondo nel suo insieme.

Il tempo si è fermato, e l'istante della vita bloccato per sempre.
Un quadro sospeso nel cielo che sta per cadere, una sciarpa fermata nell'aria
e la clessidra caduta con il tempo bloccato.

In basso, in lontananza, sotto un albero, un caro amico nei suoi pensieri,
lontano nel tempo e nel passato. 

Realizzato in giovane età in cui tutto era possibile anche bloccare il tempo.


Buona Domenica! ciao Cri : )


lunedì 28 marzo 2016

Buona Pasquetta!





Propongo un'altra cartolina delle mie per augurare una bella giornata
a tutti, sperando che il tempo regga.

Ciao Cristina : )



Cartolina dal blog di Cartoline per tutti i gusti. 


domenica 27 marzo 2016

venerdì 29 gennaio 2016

E' lecito, in nome della satira, offendere la memoria di un bambino innocente?



Recentemente il settimanale Charlie Hebdo ha pubblicato alcune vignette sulla vicenda del bambino annegato sulla spiaggia di Bodrum in Turchia, la cui morte ha commosso tutto il mondo. Un bimbo riverso sulla spiaggia con la sua bella t-shirt rossa, di cui sicuramente era fiero, pantaloncini blu come tanti altri bambini del mondo. Era un piccolo profugo siriano, Aylan, che con il padre e i suoi fratellini cercava una nuova vita, un futuro e la speranza di trovare pace in un altro mondo e invece, in una giornata di settembre, ha trovato la morte. 
La prima vignetta che ho visto, è che mi ha profondamente turbata e addolorata per l'insensibilità e l'esposizione alla volgarità, rappresenta il piccolo sulla spiaggia e un uomo che corre dietro a una donna per palpeggiarla con scritto "Che cosa sarebbe diventato il piccolo Aylan da grande? Un palpeggiatore di sederi in Germania."
La seconda vignetta con un clown ridente che dice "Due bambini al prezzo di uno".

Può la satira oltrepassare certi limiti? Può offendere la memoria di un bambino innocente? Cosa può provare il padre che ha perso i suoi figli?
Propongo a chi ha disegnato queste vignette di chiudere per un attimo gli occhi, di pensare a proprio figlio, nipote o figlio di un amico. Di immaginare che un giorno, non per sua volontà, di doversene andare, affrontare il mare e vedere proprio figlio così piccolo in un viaggio impensabile per noi. La paura, il freddo, un immenso mare e poi cadere in acqua trovarsi tra le onde e non saper reggere al mare che lo travolge, perdere i due figli che aveva in braccio, e ritrovarli lungo le rive della Turchia.
Immagini che questo possa essere suo figlio e poi di vederlo deriso in vignette satiriche giustificate da non si sà che cosa. Immagini l'offesa che hanno inferto, la profonda umiliazione al padre e alla sua famiglia. Alla dignità umana calpestata!

Dov'è la pietas, sentimento d'amore e compassione per le altre persone indipendentemente da dove provengono. Dov'è il rispetto?
Credo non ci sia capacità di empatia, perché altrimenti queste orrende vignette non troverebbero posto in un settimanale che, pur essendo di satira, dovrebbe porsi dei limiti. Solo perché la satira è tale non le dovrebbe essere concesso tutto! 
Dopo aver visto la vignetta ho cercato di dimenticare quel che avevo letto ma il pensiero mi girava in testa e dopo un po' è scesa una lacrima sul mio viso pensando a quel bimbo innocente a cui è stato attribuito un concetto a lui estraneo. Avrebbe potuto diventare uno scienziato, un insegnante o la persona, che incontrando un giorno per sbaglio, salvargli la vita o aiutarlo in un grave momento di difficoltà. Questo non lo sapremo mai perché una vita è stata stroncata e le si deve rispetto. Sentimento che non riesco ad avere per chi ha creato e ideato queste vignette. Questa non è libertà di espressione ma continue provocazioni che diventano fonte di rabbia incontenibile!


Immagini prese dal web.

mercoledì 20 gennaio 2016

Non vorrei mai scrivere fine sotto il disegno di due cuori. Amore in Piazza San Zeno a Verona.

Fusione tra arte antica e arte moderna.
Personaggi delle opere di grandi artisti del lontano passato sono integrati nella quotidianità di Verona senza alterarne le caratteristiche ma adeguando le immagini della città ai personaggi estrapolati dai quadri.

In questo post ho ripreso la bella immagine di due innamorati del dipinto del "Il Bacio" di Francesco Hayez realizzato nel 1859 e li ho inseriti nella quotidianità della città di Verona e più precisamente presso una trattoria in Piazza San Zeno.




Per te

Non vorrei mai scrivere fine
sotto il disegno di due cuori.

Non vorrei mai scrivere fine
sotto la parola amore.

Non vorrei mai scrivere fine
sul retro di una tua fotografia
che ritrae il tuo viso
che sembra una poesia.

Vorrei il nostro amore senza fine
ed accettare con le rose anche le sue spine.


Edith


Tratto dalle poesie di Edith